Informazioni generali

Che cos’è un Fondo pensione negoziale (detto anche ‘chiuso’ o ‘contrattuale’ o ‘di categoria’ o ‘di riferimento’)?

È un’associazione, senza fini di lucro, il cui unico scopo è quello di operare affinché gli iscritti maturino un trattamento previdenziale integrativo a quello fornito dal sistema pensionistico di base a carattere obbligatorio. Il fondo pensione chiuso (o negoziale) viene istituito in sede di contrattazione dalle parti firmatarie del Contratto collettivo nazionale di lavoro.La gestione finanziaria è affidata a gestori professionali (Sim, SGR, assicurazioni e/o banche).

A chi è destinato il fondo chiuso?

Agli appartenenti ad una categoria professionale, ai lavoratori dipendenti destinatari di uno specifico contratto collettivo nazionale di lavoro o ai dipendenti di un’azienda.

Cosa significa fondo pensione a contribuzione definita?

E’ un sistema previdenziale secondo il quale l’ammontare dei contributi da versare è predeterminato. Pertanto, l’entità della prestazione previdenziale dipenderà dalla contribuzione versata e dai risultati economici ottenuti dalla gestione finanziaria. Per i fondi di categoria, il Contratto collettivo nazionale di lavoro fissa la contribuzione minima obbligatoria a carico del lavoratore, quella del datore di lavoro e le quote di Tfr da versare al fondo.

Che cos’è la capitalizzazione individuale?

E’ un sistema tecnico finanziario in base al quale il montante accumulato sul conto individuale di ciascun iscritto costituisce la base per il pagamento delle prestazioni.

E’ obbligatorio aderire ad un fondo pensione?

No. L’adesione alle forme pensionistiche complementari è libera e volontaria (art. 1, comma 2, d.lgs. 252/05).

Come avviene il conferimento tacito del TFR?

Il conferimento tacito o silente si verifica quando il lavoratore non realizza nei termini previsti dalla normativa di settore una scelta esplicita relativamente al conferimento del TFR maturando. Qualora non sia possibile individuare una forma pensionistica complementare collettiva di riferimento, il datore di lavoro trasferisce il TFR maturando alla forma pensionistica complementare e residuale istituita presso l’INPS (Fondinps).

Che cos’è un Fondo pensione preesistente?

Un fondo pensione già istituito alla data del 15 novembre 1992.

Che cos’è un Fondo pensione aperto?

Il Fondo Pensione aperto è uno forma pensionistica previdenziale istituita da determinati soggetti (Sim, SGR, assicurazioni e banche) nella forma di patrimonio autonomo e separato (art. 2117 cod. civ.).

Che cos’è un PIP?

E’ una forma pensionistica individuale realizzata attraverso un contratto di assicurazione sulla vita.

Che cosa è il Fondo Tesoreria?

Il Fondo di Tesoreria INPS, disciplinato dall’art. 1, co. 755, della L. n. 296/2006, accoglie le quote di TFR dei lavoratori dipendenti del settore privato versate dall’azienda. Sono obbligati a versare a tale fondo le aziende con almeno 50 dipendenti, ed esclusivamente per i dipendenti che scelgono di mantenere il TFR in azienda.

Cos’è la posizione individuale?

E’ il valore determinato dai versamenti al fondo (contributi del datore di lavoro, Tfr e contributi del lavoratore o solo Tfr) e dai rendimenti realizzati, al netto delle spese e al lordo della fiscalità . Quest’ammontare viene comunicato all’iscritto ogni anno tramite un estratto conto periodico. La posizione individuale viene  aggiornata mensilmente nell’area riservata del sito internet del Fondo.

Se non m’iscrivo al fondo pensione di categoria ho diritto a ottenere in busta paga quanto stabilito a carico dell’ azienda nell’accordo per la previdenza complementare?

No. Per le aziende l’obbligo di versare al dipendente il contributo previsto dalla contrattazione collettiva per la previdenza complementare riguarda solo i lavoratori che si iscrivono al fondo pensione di categoria conferendo oltre al TFR , anche il contributo a proprio carico.

Se non verso al fondo pensione contrattuale ma ad altro fondo non di categoria, ho diritto a ottenere il contributo del datore di lavoro?

No. Per le aziende l’obbligo di versare il contributo previsto dalla contrattazione collettiva per la previdenza complementare riguarda solo i lavoratori che versano al fondo pensione di categoria.

Quali sono gli organi di un fondo pensione negoziale?

Gli organi del Fondo sono: – L’Assemblea dei Delegati; – Il Consiglio di Amministrazione; – Il Collegio dei Sindaci.

Qual è la composizione degli organi in un Fondo pensione negoziale o chiuso?

Gli organi dei Fondi negoziali sono composti pariteticamente da rappresentanti dei lavoratori aderenti e delle aziende associate.

Chi elegge il Consiglio di Amministrazione?

L’Assemblea dei Delegati.

Chi elegge i delegati?

Tutti gli associati, lavoratori ed aziende.

Che cosa sono le fonti istitutive?

Sono gli atti attraverso cui si provvede all’istituzione del fondo pensione (contratti e accordi collettivi, anche aziendali, accordi fra lavoratori autonomi, liberi professionisti o soci lavoratori).

Come vengono finanziate le forme pensionistiche complementari?

Per i lavoratori dipendenti la contribuzione si compone di tre elementi: contributi del lavoratore, contributi del datore di lavoro, Tfr . E’ possibile aderire anche soltanto con il conferimento del Tfr: in questo caso, però, non si beneficia degli incentivi fiscali sui versamenti e non si ha diritto al contributo da parte del datore di lavoro.

In quale misura il Tfr è devoluto al fondo pensione?

La maggioranza delle fonti istitutive di Fon.Te. prevede, per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993, l’integrale destinazione (100%) del Tfr al fondo pensione. I lavoratori di prima occupazione antecedente al 29 aprile 1993 possono invece scegliere se conferirlo nella misura minima prevista dalle fonti istitutive (generalmente il 50%) o destinarlo integralmente al fondo (100%). Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993, ai quali si applica uno dei seguenti CCNL:

  • Terziario, distribuzione e servizi;
  • Pubblici esercizi, ristorazione collettiva, commerciale e turismo;
  • Agenzie di somministrazione di lavoro.

È prevista la possibilità di versare il 50% o il 100% del proprio Tfr.

Per ogni dettaglio relativo ai singoli CCNL di appartenenza si rimanda all’Allegato 1 della Nota Informativa.

Per i dipendenti con prima occupazione antecedente al 29 aprile 1993, cosa succede alla parte di Tfr non trasferita al fondo pensione ?

Resta in azienda e continua a rivalutarsi secondo le consuete regole di cui all’art. 2120 cod. civ. E’ sempre possibile decidere di versare il 100% del Tfr maturando al Fondo Pensione.

Posso aderire ad un fondo pensione e versare il mio TFR se ho acceso un contratto di finanziamento?

Posso versare al fondo il TFR pregresso, ossia accantonato presso l’azienda precedentemente all’iscrizione al fondo?

Sì, previo apposito accordo con il datore di lavoro.

Come viene determinata la misura del “contributo obbligatorio” minimo dovuto al fondo pensione?

Le fonti istitutive generalmente stabiliscono la misura minima del contributo obbligatorio sulla retribuzione annua utile ai fini del Tfr. Le modifiche al contributo obbligatorio vengono apportate dai rinnovi dei contratti collettivi o da altra fonte istitutiva.

Per quanto tempo il lavoratore che ha aderito al fondo pensione è obbligato al versamento dei contributi?

L’obbligo contributivo è legato al rapporto di lavoro e cessa con la risoluzione dello stesso. In costanza del rapporto di lavoro è possibile sospendere i versamenti a proprio carico (ciò tuttavia porta anche alla sospensione del contributo da parte del datore di lavoro), ma non del Tfr, che continuerà ad affluire al fondo pensione.