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COME TRASFERIRE AL FONDO IL TFR PREGRESSO MATURATO IN AZIENDA

La Covip ha chiarito che il versamento del TFR pregresso a forme pensionistiche complementari è possibile, anche con riferimento alla quota lasciata in azienda dopo l’1 gennaio 2007, a patto che il lavoratore e il datore di lavoro siano d’accordo. Nel caso in cui il TFR pregresso non sia effettivamente in azienda ma sia in giacenza presso il Fondo di Tesoreria dell’INPS, l’Autorità di vigilanza, pur ritenendo auspicabile la stessa possibilità, ha rimesso la decisione all’Istituto in virtù della “sua esclusiva competenza nelle modalità di smobilizzo del TFR”.

Ebbene, il 4 febbraio 2020 l’INPS si è pronunciata negativamente sulla possibilità di trasferire, d’intesa con il datore di lavoro, il TFR confluito nel Fondo di Tesoreria al fondo pensione. In estrema sintesi, a oggi al fondo pensione viene versato solo il TFR maturando a partire dal momento dell’adesione. Tuttavia, d’intesa con il datore di lavoro, si può richiedere di versare anche il TFR precedentemente accantonato e lasciato in azienda, ma per le aziende con almeno 50 addetti, che quindi versano il TFR al Fondo Tesoreria, è possibile far confluire al fondo pensione solamente le quote accantonate prima del 2007.

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